Bergamo dal 29 ottobre 2022, l'Associazione Culturale Kokoro presenta La Scuola di Tamburi Giapponesi - TAIKO
La Scuola di Tamburi Giapponesi "Taiko" nasce dalla volontà dell’Associazione Kokoro di Bergamo di restituire al territorio quanto il territorio gli ha donato con i ristori legati alla pandemia. “Questo ci permette di promuovere la Scuola di tamburi in modo assolutamente gratuito per 24 studenti del Liceo Musicale Secco Suardo e con uno sconto del 50% per 12 “esterni” (fonte Ass.ne Kokoro).
Scuola di Tamburi giapponesi -Taiko-
“La loro voce, potente come il tuono, è in grado di
oltrepassare le nuvole e di raggiungere le Divinità”
Data inizio corso: 29 ottobre
Calendario 2022 26/11, 17/12
Calendario 2023 21/01, 18/02, 18/03 22/04, 20/05
Sede: Liceo Musicale Secco Suardo, via A. Maj 8, BG
Frequenza: 1 sabato al mese in presenza/ 2 martedì al mese online
Durata: 8 incontri in presenza, 16 incontri online
Orari: sabato primo gruppo 13,30-15,30
Sabato secondo gruppo 16,00-18,00
Costi: contattare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Posti disponibili 12
Il calendario degli incontri on line e del 2023 sarà comunicato al primo incontro.
Per partecipare alla Scuola è obbligatoria la tessera dell’Associazione del costo di 15 €
Docente: Mugen Yahiro leader e fondatore del trio “Munedaiko”
Artista e maestro riconosciuto dalla “Libera Università Oki do Mikkyo Yoga”.
Nato in Italia, pratica il taiko da oltre quattordici anni, iniziando il suo percorso di studio multidisciplinare con il Maestro e artista Niwa Motoyuki, che lo introduce anche alle arti visive e performative del teatro Noh, di cui apprende la tecnica di creazione e utilizzo delle maschere. In Giappone si unisce per oltre un anno al gruppo di percussionisti Ondekoza, attivo dal 1969 sull’isola di Sado, celebre per aver nobilitato la musica dei tamburi giapponesi ad arte performativa virtuosistica da palcoscenico.
Nel 2014 fonda i Munedaiko, un gruppo dedicato alla pratica del tamburo tradizionale giapponese con l’intento di valorizzare lo strumento anche come via di riscoperta e sviluppo interiore. È ufficialmente riconosciuto come collaboratore culturale dall’Ambasciata giapponese in Italia, grazie al suo continuo impegno nel promuovere l’arte e la cultura nel Paese.
Per informazioni ed iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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“Taiko”
Gli strumenti a percussione rappresentano, per tanti popoli e tante culture, il primo “incontro” con la musica. I tamburi, o comunque le loro versioni arcaiche, sono l’unico strumento musicale presente in tutte le culture del mondo, grazie alla loro “semplicità” e ai loro innumerevoli potenziali utilizzi.
In Giappone, fin dall’antichità, tamburi e strumenti a percussione venivano utilizzati nelle occasioni più disparate: per incitare i guerrieri in battaglia, per comunicare con le divinità (Kami), per comunicare tra villaggi o zone diverse, per spaventare corvi e altri uccelli che mettevano a rischio le sementi nei campi, o durante i matsuri, (festival tradizionali) e le rappresentazioni teatrali.
I taiko hanno una storia millenaria, profondamente legata alla quotidianità e rappresentano espressione profonda della cultura nipponica. La loro “fama” nel mondo però è storia recente; è infatti a partire dagli anni ‘50 del XX° secolo che questo tipo di strumentazione e di musica viene fatto conoscere al di fuori del Giappone.
In quegli anni si sviluppa un nuovo tipo di ensemble, mutuato dai matsuri tradizionali: i cosiddetti kumidaiko (insieme di tamburi) che rivisitano repertori tradizionali coniugandoli a performance di grande impatto, diffondendo così nel mondo un aspetto della cultura giapponese.